Messico

El Tajin (Messico): sito archeologico precolombiano

El Tajin (Messico)

El Tajin (Poza Rica de Hidalgo, Veracruz, Messico): sito archeologico Patrimonio dell’Umanità UNESCO

El Tajin (Messico) è un maestoso sito archeologico precolombiano tra la folta vegetazione selvaggia. E’ un bene Patrimonio Mondiale dell’Umanità designato dall’UNESCO nel 1992.

Il sito archeologico di El Tajin (Messico) è nei pressi della città di Poza Rica de Hidalgo. Si trova nella municipalità di Papantla nella regione di Totonacapan. E’ nel nord dello Stato federato di Veracruz.

El Tajin (Messico)

Cenni storici

La città di El Tajin (Messico) occupava esattamente l’area tra i fiumi Cazones e Tecolutla. Fu abitata tra l’800 d.C. e il 1200. Si sviluppò come centro della Cultura classica di Veracruz (Cultura classica del Golfo) sulla costa settentrionale del golfo del Messico. Diventò una città tra le più grandi e influenti della parte nordorientale della regione del Mesoamerica. L’abbandono e la parziale distruzione della città avvennero dopo il 1200. Successe quando la regione passò sotto il dominio del potente impero azteco.

El Tajin (Messico): visita al sito archeologico

Le rovine di El Tajin rappresentano un singolare esempio di città preispanica in Messico. Innanzitutto per l’architettura orientata secondo criteri di astronomia e integrata nel paesaggio. E poi per lo stato di conservazione. Ma è straordinaria in Messico anche la struttura urbana di El Tajin. Il suo schema è come la sezione trasversale di una conchiglia marina (Xicalcoliuhqui). C’è pure un edificio a forma di Xicalcoliuhqui. In realtà, è l’unico del genere in Mesoamerica. E poi è stata scoperta una quantità inusuale di campi da palla: addirittura 17. Numerosi eleganti edifici pubblici e residenziali a base quadrata o rettangolare sono abbelliti da colonne. Sono molte anche le rovine di templi ed altari.

El Tajin (Messico)

Dal museo si accede alle rovine di El Tajin. Le costruzioni sono in uno stile architettonico davvero unico in Mesoamerica. Infatti, è eccezionale la ricchezza di decorazioni. Consistono in complessi motivi a greca e bassorilievi su fregi, ma anche nicchie e colonne. E pure pitture murali raffiguranti la vita quotidiana e rituale. Sculture, interventi pittorici e architettonici spesso raffigurano Quetzalcoatl. E’ il “serpente piumato” venerato come divinità in molte antiche religioni mesoamericane. Questo genere di architettura elaborata influenzò a livello culturale la regione dall’area dal golfo del Messico all’entroterra Maya e agli altipiani centrali.

Centro cerimoniale e Piramide delle Nicchie

Il centro cerimoniale del sito è tra basse colline erbose non ancora scavate. Comprende diverse costruzioni: piramidi sormontate da templi, edifici, cortili con steli di pietra e sculture in campi adibiti al gioco della palla. La Piramide delle Nicchie (Pirámide de los Nichos) è veramente imponente. E’considerata un capolavoro dell’antica architettura messicana e americana. Infatti, è sorprendente per gli ornamenti architettonici. La struttura in pietra è una gradinata alta 20 metri. Ha sette piattaforme sovrapposte in terrazze a scalare. E’ scolpita in modo da formare 365 nicchie in riferimento al calendario solare. Una scalinata conduce in cima alla costruzione. La parte inferiore degli scaloni è decorata con il motivo precolombiano a greche. E’ formato da almeno tre motivi collegati oppure avvolti tra di loro a spirale. E’ diffuso nell’arte e nell’architettura mesoamericana.

El Tajin (Messico)

Grupo del Arroyo e Plaza del Arroyo

Al centro del sito archeologico si trova il Grupo del Arroyo. E’ costituito da maestosi edifici attorno alla piazza principale, la Plaza del Arroyo. Probabilmente era adibita ad ospitare il mercato. Ciò oltre a riti ed eventi pubblici. Dalla piazza si dipartono alcune scalinate. Conducono a templi.

Scavi archeologici

La prima scoperta delle rovine di El Tajin (Messico) e la relativa descrizione risalgono alla fine del XVIII secolo. Altre visite furono effettuate nel XIX secolo. I primi scavi archeologici furono condotti tra il 1943 e il 1963. Poi dopo vent’anni. E si continuò con ulteriori ispezioni.

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