Caraibi, Jamaica

Bob Marley: Casa-Museo e Mausoleo (St. Ann, Jamaica)

Bob Marley: Casa-Museo e Mausoleo (Nine Miles, St. Ann, Jamaica, Grandi Antille)

La Casa-Museo e il Mausoleo di Bob Marley (Robert Nesta Marley) sono sull’isola di Jamaica (Grandi Antille). Per esattezza nel remoto villaggio rurale di Nine Mile. Si trova a 900 metri di altitudine tra verdi colline nella parrocchia di St. Ann. E’ il villaggio natale e di sepoltura del leggendario cantautore e interprete Re della musica Reggae (Patrimonio immateriale dell’Umanità UNESCO dal 2018). Egli fu un artista tra i più carismatici del XX secolo. Le lunghe e dure ciocche annodate (dreadlocks) che portava caratterizzano ancora ai giorni nostri la chioma di molti fedeli rastafariani. Sia la Casa-Museo, sia il Mausoleo di Bob Marley sono una gestione di proprietà della sua famiglia.

Casa-Museo e Mausoleo di Bob Marley: visita

Casa-Museo di Bob Marley

La sede della Casa-Museo di Bob Marley è in una piccola costruzione tinteggiata in giallo. Venne ricostruita e arredata come quella in cui Robert Nesta Marley nacque il 6 febbraio 1945. Egli visse qui da ragazzino dormendo in una cameretta spoglia. In questa casa abitò solo con la madre per circa tredici anni. Il padre era un militare inglese che era sempre vissuto lontano da loro. Dopo la morte dell’anziano padre, Bob e sua madre si trasferirono nel povero sobborgo di Trenchtown presso la città di Kingston, capitale della Jamaica. Poi Bob ritornò a Nine Mile da adulto per trovare la famiglia e per periodi di vacanza.

Educato da cristiano, da adulto Bob Marley aveva professato la dottrina cristiana monoteista religiosa rastafariana. Così nel 1980 era stato battezzato come Berhane Selassié. In base a questa religione, l’imperatore d’Etiopia Hailé Selassié I (1892-1975) era il messia da venerare. Infatti, egli era il rappresentante in Terra della Chiesa ortodossa etiopica. Questa era la terra promessa in Africa per tutti gli individui di colore nel mondo.

Bob Marley morì di melanoma a Miami (USA) l’11 maggio 1981. Fu seppellito nel Mausoleo nelle vicinanze della casa natale. I funerali religiosi di stato combinarono riti di Chiesa Ortodossa Etiope con elementi tradizionali del movimento giamaicano Rastafari.

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Cimeli

L’edificio della Casa-Museo di Bob Marley è facilmente riconoscibile per il muro di cinta del tutto particolare. E’ tinteggiato nei tre colori rasta (rosso, verde, giallo). Ma non solo: vi sono ritratti in nero di Bob e di interpreti reggae oltre che le bandiere tricolori. In questa Casa-Museo sono esposti suoi cimeli (premi ricevuti, chitarre suonate, ecc.) e una galleria fotografica dedicata, oltre alla collezione di bambole di sua madre. Sul terreno del giardino resta la pietra a forma di cuscino (rock pillow) dipinta con i tradizionali colori rasta. E’ un cimelio (originale o verosimile) sul quale, da coricato, Bob Marley appoggiava il capo alla ricerca di ispirazioni musicali. Il museo è un’attrazione culturale molto visitata. C’è un servizio bar esterno dove i gruppi di turisti posso aspettare il turno per entrare.

Mausoleo di Bob Marley

Tra le tombe interrate sul monte Zion, dove spesso di recava Bob Marley, si innalza il suo Mausoleo. In realtà è una cappella costruita come una piccola chiesa in stile architettonico etiope. E’ tinteggiata in bianco con dipinti di figure religiose e vetrate colorate. All’interno, l’urna è ricoperta di marmo di Carrara con una striscia di bandiera etiope tricolore. Sembra decisamente in contrasto con le umili origini che avevano contraddistinto l’esistenza di Bob. L’urna non contiene soltanto la tomba di Bob Marley con la sua chitarra preferita. Ma pure la tomba di uno dei suoi fratellastri, il giovane Anthony Booker. In una cappella simile lì vicina giace la tomba della loro madre. Era la cantante e scrittrice giamaicana Cedella Booker (Sidilla Editha “Cedella” Booker) (1926-2008).

Messaggio e onorificenze

Tramite la musica, Bob Marley sostenne il cambiamento sociale a favore degli oppressi. Egli fu un attivista che negli anni 60-70 del XX secolo si ribellò alla violenza, al razzismo, alla politica, alle guerre. Invece diffuse valori spirituali rasta di uguaglianza, libertà e pace. Questo contributo artistico dal messaggio pacifista valse a Bob Marley la Medaglia della pace consegnatagli a New York dalle Nazioni Unite nel 1978. Egli invitava a divertirsi cantando e ballando a ritmo reggae. Indubbiamente il movimento Rastafari fu portato alla ribalta nel mondo tramite la musica reggae. E, in particolare, da Bob Marley all’inizio degli anni Settanta.

Come arrivare

A Nine Mile si arriva percorrendo una serie di panoramiche strade rurali davvero tortuose. Attraversano la tranquilla campagna dell’entroterra della Jamaica. Vi crescono centinaia di specie botaniche autoctone. Il villaggio di Nine Mile è composto da piccole case modeste. E’ situato a 19 km a sud-ovest della cittadina di Claremont ed a 11 km a sud-est da quella di Alexandria. L’escursione in giornata è interessante per scoprire e approfondire la conoscenza della vita e delle opere di Bob Marley. Ciò avviene grazie ai tantissimi aneddoti riguardo alla sua infanzia e alla carriera musicale raccontati dalle guide turistiche di religione rastafariana. La casa natale e la comunità di Nine Mile furono fonte di ispirazione per Bob Marley per scrivere molti testi delle sue canzoni. Egli le interpretò diventando un’icona culturale non soltanto rasta.

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