Cozumel (Messico), Quintana Roo: isola con spiagge di sabbia bianca, barriere coralline per immersioni e snorkeling
Cozumel (Kùutsmil, ‘isola delle rondini’ in lingua Maya) è un’isola tra le più estese sul versante atlantico del Messico. Appartiene allo Stato federato di Quintana Roo. E’ circondata dalle barriere coralline nel Mar dei Caraibi. Sono protette nel Parque Marino Nacional Arrecifes de Cozumel. Fu istituito nel 1996. Questo parco marino ha 25 siti di immersione e per snorkeling. Sono tra i più rinomati al mondo.
In Messico, l’isola di Cozumel è situata a circa 20 km al largo della cittadina di Playa del Carmen. Questa località balneare è nella Penisola dello Yucatán. Esattamente al limite orientale del Canale dello Yucatán.
Cozumel (Messico): visita
Su tutta la costa di Cozumel le spiagge di sabbia bianca lambite da acque marine turchesi si alternano a diversi villaggi. Invece il resto dell’isola è ricoperto da una lussureggiante vegetazione tropicale. E’ scarsamente popolato tranne che nell’unica città costiera: San Miguel de Cozumel (a ovest). Le pareti frastagliate delle ben conservate scogliere calcaree di corallo scendono in profondità dai 15 ai 25 metri. Presentano una straordinaria ricchezza di biodiversità di vita marina spettacolare da fotografare. Si osservano mante, pesci di barriera, pesci angelo e pesci pappagallo. Ma anche aragoste, granchi, polpi, oltre a cavallucci marini e spugne. A bordo di charter da pesca si può partecipare a battute in mare aperto.
Il lungomare di Cozumel in Messico è frequentato per la balneazione e per passeggiare. Così come sulla spiaggia bianca di Playa Santa Pilar (a ingresso libero a 5 km da San Miguel de Cozumel). Da qui salpano imbarcazioni dirette a lagune incontaminate e disabitate ed a baie tra scogliere. E pure a distese di sabbia fine lambite dal mare calmo sulla costa sud-occidentale di Cozumel (Messico). Snorkeling e immersioni subacquee sono praticabili lungo le pareti di roccia calcarea. A est, le alte onde impetuose che si infrangono a riva e sugli scogli sono ideali per il surf.
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Cenni storici
Il suolo pianeggiante di Cozumel (Messico) è prevalentemente calcareo. Si riscontrano numerosi fenomeni di carsismo come i cenotes. Però si incontrano pure rovine precolombiane Maya. Tra queste c’è il sito archeologico di San Gervasio. E’ dedicato al culto della dea Ix Chel. Le rovine preispaniche sono sparse sull’isola di Cozumel in Messico. Sono rimaste dalla colonizzazione del popolo Maya precolombiano nella prima metà del I millennio a.C. In seguito fu decimato dal vaiolo introdotto dall’arrivo dei primi europei ai primi del XVI secolo.
Diventata nascondiglio per pirati, nel 1848 il reinsediamento a Cozumel avvenne in concomitanza alla guerra sul continente. L’isola fu sfruttata come scalo per gli aerei degli Alleati durante la Seconda guerra mondiale. Quindi, nel 1959 l’esploratore e ricercatore ambientalista francese Jacques Cousteau segnalò Cozumel. Infatti egli rimase colpito dalle spettacolari barriere coralline con grotte, caverne e voragini. Davvero particolare è il Palancar Reef nella parte meridionale di Cozumel. Da allora l’isola caraibica di Cozumel in Messico diventò la destinazione turistica privilegiata dagli appassionati di immersioni subacquee a tutti i livelli. Così si attrezzò negli anni 70 del Novecento con un aeroporto internazionale. In aggiunta, vent’anni dopo ampliò il porto di San Miguel de Cozumel per accogliere navi di grossa stazza.