Savute (Botswana), Parco Nazionale di Chobe: area per safari e birdwatching migliori in Africa
Savute è un’area selvaggia habitat di numerosa fauna selvatica nel nord del Botswana in Africa. E’ situata entro il remoto confine della regione centro-meridionale del grande Parco Nazionale di Chobe (Chobe National Park). Esattamente si trova nella parte a sud del fiume Linyanti. Ha una superficie di 5.000 km². In particolare è popolata di grandi popolazioni di leoni e di iene nel parco a sud del fiume Chobe.
Savute (Botswana), area nel Parco Nazionale di Chobe: visita
Safari e birdwatching
L’area di Savute è una delle quattro differenti per ecosistema nel Parco Nazionale di Chobe in Botswana. E’ indubbiamente una delle aree migliori per i safari di osservazione di animali selvatici sia in Botswana, sia in Africa. Infatti, si incontrano considerevoli quantità di leoni, leopardi, ghepardi, oltre a zebre, iene, cani selvatici africani, facoceri, gnu, impala. Decisamente entusiasmante è anche l’attività di birdwatching per la presenza di almeno 460 specie di uccelli comprese quelle acquatiche e migranti estive.
Fauna selvatica e migrazione delle zebre
Nell’area di Savute in Botswana vi sono ampie savane quasi desertiche con il terreno sabbioso esposto al sole cocente. Invece altre sono coperte da grandi pianure erbose che attraggono la fauna selvatica. Sono alimentate dalle precipitazioni durante l’estate. In questa stagione l’area è attraversata dalla migrazione annuale di andata e ritorno di esorbitanti mandrie di migliaia di zebre. Sono seguite da grandi predatori. Dalla gola del fiume Linyanti (a nord) raggiungono i pascoli della depressione di Mababe a sud. Durante la stagione secca, gli animali selvatici continuano ad essere attratti dalle numerose pozze d’acqua. A dire il vero, dopo le piogge permangono per mesi in alcune parti di Savute (Botswana).
Depressione di Mababe e Magwikhwe Sand Ridge
Negli ultimi trent’anni anni l’area di Savute in Botswana è stata colpita dalla siccità. Però nel corso del secolo scorso aveva subito misteriosi e improvvisi prosciugamenti. Ai giorni nostri è di nuovo attraversata, seppur con irregolarità, a seconda delle piogge, dal flusso delle acque dello stagionale canale di Savute. Questo corso d’acqua effimero scorre dal fiume Linyanti dapprima per un centinaio di chilometri fino a alla vasta palude di Savute. Poi prosegue a sud fino all’immensa e piatta depressione di Mababe. Essa è però alimentata anche dal fiume Ngwezumba a nord-est. Circondata da piccoli boschi, è il residuo della conca del vastissimo lago preistorico Makgadikgadi. Occupava gran parte del nord del Botswana, ma in seguito scomparse in seguito a movimenti tettonici. Della sponda del lago rimane la lunghissima Magwikhwe Sand Ridge. Corre per un centinaio di chilometri rialzata di una ventina di metri circondando il confine dell’area di Savute (Botswana).
Gubatsa Hills
Tuttavia i movimenti di origine vulcanica dell’epoca preistorica lasciarono pure le sorprendenti Gubatsa Hills nelle vicinanze di Savute in Botswana. Sono una serie di isolati affioramenti collinari di roccia dolomitica. Si innalzano di quasi cento metri dal territorio completamente piatto. Celano antiche pitture rupestri degli indigeni Boscimani. Questo era un popolo nomade di cacciatori e di raccoglitori. Era originario della zona, ma era uno tra i più antichi nell’Africa australe.