Africa, Botswana

Delta dell’Okavango (Botswana): bacino chiuso, flora, fauna

Delta dell’Okavango (Botswana), Kalahari: bacino chiuso, fauna selvatica, birdwatching

Il Delta dell’Okavango è in Botswana. E’ il luogo in cui si disperde il fiume Okavango. A dire il vero, è l’unico bacino interno chiuso esistente in Botswana. Rappresenta il gioiello del deserto del Kalahari. Si trova in una pianura alluvionale estremamente piatta. La sua forma è triangolare. Ha una base di 240 chilometri. La superficie è di 16.800 km². Comprende un complesso mutevole di canali, lagune, isole e un’immensa palude permanente in una parte del deserto del Kalahari. La comunità residente è composta da cinque etnie.

La regione del Delta dell’Okavango è davvero straordinaria. Infatti, c’è un insieme di ecosistemi insoliti nelle sterminate zone umide incontaminate. E’ davvero straordinaria la ricchezza di ambienti naturali con flora rigogliosa. Inoltre, c’è una delle maggiori concentrazioni di fauna selvatica in Africa.

Fauna selvatica e birdwatching

Nel Delta dell’Okavango vi sono diversi habitat permanenti e stagionali. I visitatori possono praticare birdwatching e osservare una grande gamma di fauna selvatica. Sono soprattutto grandi mammiferi e avifauna. Oltre alle innumerevoli antilopi, gazzelle, babbuini, bufali africani, iene, sciacalli e una delle maggiori concentrazioni in Africa di cani selvaggi. Poi elefanti, ghepardi, giraffe, gnu, ippopotami, leoni, leopardi. E zebre e rinoceronti (bianchi e neri). In aggiunta, oltre 400 specie di uccelli, tra i quali aironi, anatre, aquile pescatrici, oltre a cicogne, martin pescatori, pappagalli, upupe, storni). Sono presenti anche più di 70 varietà di pesci.

Savana e zone boscose caratterizzano il nord del Delta dell’Okavango. Invece, nell’area del fiume e nella palude, crescono piante acquatiche. In particolare folti ciuffi di canne di papiro. Ostruiscono il corso dei canali e ne cambiano la direzione di flusso. Sulle isole, crescono alberi di palma, acacie, ficus, mopani, salici.

Durante la stagione delle piogge tra giugno e agosto, la maggior parte dell’area del vasto Delta dell’Okavango è inondata. In seguito la piena inizia a diminuire. L’acqua residua a bassa salinità evapora per l’elevata temperatura nel corso dei mesi successivi fino a raggiungere il livello minimo da novembre a marzo.

Fiume Okavango

L’Okavango è il secondo fiume al mondo per grandezza e il quarto di più lungo percorso in Africa. Nasce a nord-ovest da inondazioni stagionali di una zona di altipiani ad alta piovosità nel sud dell’Angola. Scorre verso sud anche al confine con la Namibia. Poi in Botswana nella Riserva Moremi. Il corso del fiume di 1.600 km è serpeggiante. Il suo flusso navigabile nell’Africa sud-occidentale è soggetto a cambiamenti per variazioni stagionali, affluenze, evaporazione e assorbimento nel letto del fiume.

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