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Oaxaca (Messico): siti archeologici Zapotechi

Oaxaca (Messico): siti archeologici precolombiani Zapotechi

Oaxaca (Messico): siti archeologici precolombiani Zapotechi da visitare. La scoperta di numerosi e ben conservati siti archeologici preispanici Zapotechi è avvenuta nella parte orientale della valle di Oaxaca. Infatti, il popolo Zapoteco aveva colonizzato questa vallata in epoca precolombiana. L’area è attualmente compresa nella parte sud-occidentale dell’Istmo di Tehuantepec, nello Stato federato di Oaxaca, nell’estremo sud del Messico.

Oaxaca (Messico): siti archeologici precolombiani Zapotechi Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO. Dapprima, nel 1987, il centro storico della città di Oaxaca de Juárez, la capitale dello Stato federato di Oaxaca, insieme al sito archeologico di Monte Albán. In seguito, nel 2010, le Grotte preistoriche di Yagul e Mitla nella valle centrale di Oaxaca.

Siti archeologici Zapotechi da visitare: Monte Albán, Dainzú, Lambiteyco, Yagul, Mitla

Monte Albán

A circa 4 km a sud-ovest dalla città di Oaxaca de Juárez, si erge il nucleo monumentale dell’area archeologica di Monte Albán. Fu la città principale degli Zapotechi a partire dalla fondazione nel 500 a.C. fino al 500-750 d.C. circa. Si tratta di uno degli esempi più rilevanti di urbanesimo nell’America centrale per due motivi. Innanzitutto, per la posizione dominante della città su un crinale appianato artificialmente a quasi 2.000 metri di altitudine. In secondo luogo, per l’ordinamento urbanistico degli edifici con basamenti e scalinate attorno a grandi spazi aperti. Però sono alquanto rare anche le elaborate decorazioni in stucco.

Centinaia di terrazze artificiali e una dozzina di gruppi architettonici costituiscono il centro civico e cerimoniale. Una serie di passaggi sotterranei funge da collegamento. Oltre alla Grande Plaza con tanti monumenti in pietra, sono presenti grandi piazze con strutture a tronco di piramidale. In aggiunta a questo, una serie di pitture murali ornano le anticamere dei sepolcri nella necropoli. A dire il vero, le centinaia di tombe sono le più decorate tra quelle scoperte.

Oaxaca (Messico): alcuni siti archeologici precolombiani Zapotechi sono stati scoperti nel territorio intorno a Monte Albán. Gli Zapotechi fondarono alcuni centri urbani come, in particolare, Dainzú, Lambiteyco e Yagul.

Dainzú

Per gli Zapotechi, Dainzú fu la seconda città per importanza economica, politica e religiosa. La fondazione avvenne intorno al 700 a.C. su una collina nella valle di Tlacolula. La città raggiunse il periodo di massimo splendore tra il 600 a.C. e il 200 d.C. In seguito fu abbandonata. Gli scavi a Dainzú, a 19 km a sud-est di Oaxaca, hanno rivelato alcune strutture architettoniche uniche nella vallata. Difatti, nella valle di Oaxaca l’architettura di Dainzú si distingue per l’elevata qualità artistica dello stile e dei bassorilievi.

Lambityeco

Al centro della Valle di Oaxaca, a 28 km dalla capitale Oaxaca de Juárez, l’area archeologica Zapoteca di Lambityeco è decisamente più modesta rispetto alle altre nei dintorni. Le rovine di Lambityeco appartengono all’insediamento Zapoteco abitato tra il 600 a.C. e l’800 d.C. Le due strutture principali, Mound 195 e Mound 190, sono residenziali. In tutta onestà, le pitture murali nelle tombe e alcuni elementi decorativi in stucco sono ragguardevoli.

Yagul

Lungo la via di ritorno da Mitla, a 36 km a est della capitale Oaxaca, si trova l’area archeologica di Yagul. E’ un Monumento Naturale dello Stato di Oaxaca. La notevole quantità di pitture rupestri rilevate in zona attestano che Yagul fosse un insediamento già a partire dal 1500 a.C. Diventò una città-stato dominante dopo il declino di Monte Albán. Fu abitata fino al 1521, ma in realtà raggiunse il massimo sviluppo e splendore tra il 900 d.C. e il 1200. Dall’alto di una collina, domina con tre zone principali: la fortezza con spesse mura difensive, il centro cerimoniale con il campo da gioco a palla più vasto della vallata ed i quartieri residenziali. Ulteriori scoperte sono molte tombe e mosaici in pietra traforata, oltre a interessanti pitture murali.

Mitla

Il sito archeologico di Mitla è situato all’estremità orientale della Valle Centrale, a 44 km dalla città di Oaxaca. Gli Zapotechi vissero a Mitla tra il 100 a.C. e il 650 d.C. La città raggiunse l’apice di sviluppo e di dimensione tra il 750 d.C. e il 1521. In gran parte fu distrutta, smantellata e saccheggiata nel 1553 per ordine dell’Arcivescovo di Oaxaca Albuquerque.

Il centro cerimoniale di Mitla è finora il più significativo della cultura zapoteca. In aggiunta a questo, è anche la seconda area archeologica per importanza in Messico. Per di più, Mitla è l’unico ritrovamento mesoamericano con opere di architettura così straordinarie. In particolare, ne sono un esempio le elaborate lavorazioni realizzate con pezzi di pietra finemente tagliata e levigata, incastrati senza malta. Tra questi, gli intricati mosaici traforati ed i disegni geometrici su intere pareti, tombe, pannelli e fregi. I cinque gruppi di edifici principali presentano sia centri cerimoniali con piazze centrali, sia palazzi con stanze attorno a cortili a pianta quadrata.

Il complesso delle rovine di Mitla attesta il progresso dell’architettura zapoteca, edificata con argilla e pietra intonacate. Ma non solo. In realtà, è anche il risultato del sincretismo con la cultura e l’architettura mixteche. D’altra parte, i Mixtechi si insediarono a Mitla tra il 900 d.C. e il 1500. Nel frattempo, assunsero il controllo della zona circostante. E la città raggiunse il massimo potere nel 1200 circa.

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