Peru, Sud America

Arequipa (Perù): città coloniale, Ciudad Blanca

Arequipa (Perù): città coloniale, Ciudad Blanca con tesori architettonici, centro storico Patrimonio mondiale dell’Umanità UNESCO

Arequipa è una città coloniale nel Perù sud-occidentale. E’ nota come Ciudad Blanca per i tesori architettonici coloniali in candida roccia vulcanica sillar lavorata a bugnato. Infatti il centro storico Patrimonio mondiale dell’Umanità dell’UNESCO (dal 2000), conserva 500 antiche dimore coloniali. Risultano decisamente luminose sotto i raggi del sole che spicca nel cielo blu per 300 giorni in media all’anno.

La città di Arequipa è diventata la più importante nel sud del Perù, la seconda più popolosa della nazione, la capitale della Provincia, della Regione e del Dipartimento omonimi. Ma Arequipa è anche la terza città più visitata in Perù dopo Lima e Cuzco. Sono stati eretti numerosi hotel di lusso e casinò. Si arriva in un’ora di volo aereo dalla capitale Lima.

Arequipa (Perù): visita

Plaza de Armas

La piazza principale di Arequipa (Perù) è la centrale Plaza de Armas. Indubbiamente è una delle piazze più incantevoli in Perù. Tutto il lato nord è occupato dall’imponente Cattedrale del 1656, ricostruita in gran parte nel tardo XIX secolo dopo essere stata devastata da un incendio e da un terremoto. La struttura è a due torri, con una facciata in stile neorinascimentale. E’ certamente una delle migliori espressioni di architettura neoclassica in Perù. All’interno sono da ammirare l’organo (di origine belga), uno dei più imponenti in Sud America, e un pulpito ligneo riccamente intagliato. Lungo la strada dietro il Duomo c’è una serie di botteghe di artigianato. Gli altri tre lati della piazza sono occupati dal Municipio e da edifici con bianchi porticati con bar e ristoranti. Invece intorno si dipartono le vie a scacchiera di tipico impianto coloniale.

Convento de Santa Catalina

Davvero numerosi sono gli edifici religiosi nella città di Arequipa in Perù. Il più famoso e importante è il centrale Convento de Santa Catalina del XVII secolo. E’ indubbiamente uno dei migliori esempi di stile coloniale in Perù. Ma è anche il complesso monumentale al mondo che occupa una così vasta superficie. Infatti è pure l’unico che racchiude una cittadella in mattoni e piastrelle all’interno delle mura. Le strade sono strette e con archi. Passeggiando si scoprono giardini e ampi cortili con fontane in granito. Il chiostro è dipinto in bianco, ocra, arancio e turchese. Ha il tetto a tegole. L’apertura al pubblico di questo convento di clausura avvenne nel 1970. Gli arredi d’epoca sono stati ristrutturati. La raccolta di 400 dipinti è di grande valore storico e artistico.

Leggi altri articoli sul Sud America

Altri edifici religiosi

Ad Arequipa (Perù) sono da visitare anche, tra gli altri, la Iglesia y Complejo de la Compañía dei Gesuiti e la sontuosa Iglesia de San Agustín in stile architettonico barocco. L’Iglesia de San Francisco ha un bellissimo altare in argento sbalzato e pietre preziose. Poi vi sono il Convento La Recoleta francescano e l’Iglesia y Convento de Santo Domingo. Il Convento e Iglesia de la Merced ha un superbo portale laterale.

Museo Santuarios Andinos

Nel Museo Santuarios Andinos è esposta Jaunita, la mummia preispanica meglio conservata scoperta finora.

Yanahuara

Yanahuara è un quartiere periferico di Arequipa (Perù) a 2.300 metri di altitudine. E’ caratterizzato da una serie di archi di pietra bianca costruiti nel XIX secolo. Però merita anche la straordinaria vista panoramica dal belvedere (Mirador de Yanahuara). Spazia dalla città fino agli altissimi vulcani che dominano sulla campagna attorno. 

Cenni storici

L’insediamento dell’odierna Arequipa (Perù) fu fondato dai conquistatori spagnoli nel 1540 in una valle sulle rive del fiume Chili. Si trova a 2.230 metri di altitudine tra la zona costiera e le vette delle Ande, ai piedi del maestoso vulcano El Misti (5.288 m s.l.m.). Era la tappa intermedia per trasportare l’argento delle miniere di Potosi (Bolivia) verso il porto di Quilca e da qui in Spagna.

Related Posts

Lascia un commento