Oceano Indiano, Oriente, Sri Lanka

Anurādhapura (Sri Lanka): città sacra, sito archeologico

Anurādhapura (Sri Lanka)

Anurādhapura (Sri Lanka), Provincia centro-settentrionale: sito archeologico Patrimonio dell’Umanità UNESCO

Anurādhapura è l’antica città sacra nella Provincia centro-settentrionale dello Sri Lanka. Fu fondata nel IV a.C. lungo il fiume Malvathu Oya. Svolse il ruolo di importante capitale reale di Ceylon fino all’inizio dell’XI secolo. E’ stata designata bene Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO nel 1982. Infatti, è un sito archeologico dai resti perfettamente conservati. Risalgono a una delle civiltà principali nell’Asia e nel mondo.

La fondazione della città di Anurādhapura avvenne esattamente nel 380 a.C. Pandukabhaya, re di Upatissa Nuwara, fu il primo monarca del regno di Anuradhapura (437 a.C. – 367 a.C.). La città venne costruita intorno all’albero Sri Maha Bodhi, un esemplare di Ficus religiosa. Questo Fico sacro si ritiene originato da un ramo di quello sotto il quale Buddha meditando raggiunse all’illuminazione. Era a Bodh Gaya, a Bihar, in India. Attecchito nel 288 a.C. e ancora esistente, l’albero di Bo si ritiene sia il più antico trapiantato dall’uomo.

Visita al sito archeologico della città sacra

Anurādhapura (Sri Lanka)

Categorie delle rovine scoperte

Le rovine finora ritrovate ad Anurādhapura (Sri Lanka) sono di tre categorie:
edifici sacri come i dagoba. Sono santuari buddisti commemorativi a cupola gigantesca con piccoli mattoni essiccati al sole e colonne monolitiche attorno. Queste strutture sono come le tipiche stupa singalesi. L’edificio religioso di Jetavanarama è il più alto al mondo in questa tecnica costruttiva;
– fondamenta, piattaforme e colonne di monasteri che circondano la città per oltre 40 km². Tra questi, il colossale Abhayagiri Dagoba. Invece probabilmente più volte si lavorò alla ricostruzione dell’Abhayagiri Vihāra. Si tratta di un complesso di rovine tra i più estesi al mondo;
– le pokuna, vasche per il rifornimento di acqua potabile disseminate nella giungla.

Alcune rovine scoperte

Anurādhapura (Sri Lanka)

A breve distanza dal sito dell’albero sacro di Anurādhapura (Sri Lanka) si trovano le rovine di alcuni edifici. Il Lovamahapaya (Brazen Palace) ha 1600 colonne. In origine fu costruito con il tetto in bronzo. Poi fu ricostruito diverse volte nel corso dei secoli. Oltre all’imponente Ruvanvelisaya Dagoba, c’è il Thuparamaya Dagoba, il più antico sull’isola. La Samadhi Statue è una statua che rappresenta Buddha seduto in meditazione. E’ un’opera scultorea tra le migliori non soltanto di Anurādhapura, ma di tutto lo Sri Lanka. Vi sono anche le straordinarie piscine Kuttam Pokuna, oltre a notevole quantità di templi, palazzi, parchi.

Cenni storici

Il centro urbano di Anurādhapura diventò uno tra più importanti in Asia meridionale. Era di colossali dimensioni. Ma era anche dotato del migliore sistema di irrigazione del mondo antico in una zona arida. La città di Anurādhapura raggiunse l’apogeo durante il regno di Dutthagamani. Nel 161 a.C., egli respinse gli invasori Tamil. Inoltre, ristabilì il buddhismo. Poi la città cadde in declino per le continue guerre con gli indiani invasori. In seguito subì danni e saccheggi. Quindi, i suoi abitanti la abbandonarono nel 1017. Da allora rimase celata nella fitta giungla.

Nel XIX secolo avvenne la scoperta dell’antica città di Anurādhapura da parte di una spedizione inglese. I palazzi, i monasteri ed i monumenti recuperati sono diventati uno dei principali centri di pellegrinaggio buddhista. Oltre a questo, pure un punto di riferimento per l’induismo. Infatti, fu la leggendaria capitale di re Asura Ravana. Egli fu uno dei protagonisti del poema epico Ramayana.

Cittadina moderna di Anurādhapura

Lo sviluppo della cittadina moderna di Anurādhapura in Sri Lanka è avvenuto a sinistra del fiume Malvathu Oya. Ben pianificata e in gran parte alberata, è decisamente piacevole. Si trova a 205 km a nord della città di Colombo, l’ex-capitale dello Sri Lanka.

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