Vi portiamo nello Stato del Chiapas in Messico, alla scoperta dei siti archeologici Maya
Nello Stato del Chiapas, in Messico, sono stati scoperti diversi siti archeologici della civiltà precolombiana Maya. Importanti rovine di città Maya sono celate tra la fitta vegetazione lussureggiante.
Due aree archeologiche nello Stato del Chiapas, in Messico, furono designate Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO. Si trattò dapprima della zona archeologica di Palenque, nel 1987. In seguito, nel 2002, l’inserimento nella lista spettò a quella di Toninà.
Siti archeologici Maya nello Stato del Chiapas (Messico)
Zona archeologica di Palenque
La zona archeologica Maya si trova nei pressi del fiume Usamacinta, nella Sierra Madre del Chiapas. E’ distante 10 km dalla cittadina di Santo Domingo de Palenque. La fondazione della città-stato di Palenque risale al 100 a.C. Dopo avere raggiunto la massima prosperità nel 600 d.C., seguì il declino fino all’abbandono all’incirca nell’800 d.C. In seguito, Palenque rimase nascosta nella giungla. Gli scavi archeologici riportarono alla luce le rovine di Palenque e le restaurarono. Tra gli edifici di maggiore rilievo è da annoverare il Tempio delle Scritte, che all’interno custodisce la tomba di Re Pa’Kall. Oltre a questo, sono interessanti sia il recinto cerimoniale sopra un grande basamento artificiale, sia il cosiddetto ‘Palazzo’ con torri e gallerie aperte all’esterno.
Zona archeologica di Tonina
Il sito archeologico precolombiano di Toninà è situato alle verdi pendici della sierra. Si trova a 138 km verso sud delle rovine di Palenque e 107 km a nordest dalla città di San Cristòbal de las Casas. Una serie di palazzi e di templi poggiano su sette basamenti in pietra (Grande Piramide) eretti su una piattaforma piramidale. Questo nucleo urbano forma un alto labirinto monumentale. Oltre un centinaio di monumenti (495-909 d.C.) sono scolpiti in tondo come statue. Toninà prosegue principalmente la tradizione scultorea dei Maya, ma con la particolarità di splendidi altorilievi in pietra e stucco. Difatti non mancano espressioni di architettura olmeca e architettura tolteca, per esempio.
Zona archeologica di Yaxchilàn
Le rovine della città di Yaxchilàn sono situate a 13 km verso nordovest da quelle di Toninà. Sono localizzate al centro della foresta Lacandona, in un’ansa del fiume Usamacinta. Ma si estendono anche su colline verso l’entroterra. Il piccolo villaggio di Yaxchilàn fondato duemila anni fa diventò una città tra le più potenti del bacino fluviale. L’abbandono dell’abitato avvenne nel IX d.C. Gli edifici scoperti nel nucleo urbano sono per lo più compresi attorno alla Piazza Grande, nella Grande Acropoli isolata e nella Piccola Acropoli. Questi tre gruppi di edifici sono collegati tra loro tramite terrazze con rampe di scale. In particolare, sia gli architravi in pietra scolpita di porte di strutture importanti, sia le stele di edifici principali, sono scolpiti con testi geroglifici che descrivono la storia della dinastia della città.