Atollo di Meemu (Maldive): immersioni subacquee tutto l’anno nella barriera corallina
L’Atollo di Meemu (Mulakatolhu o Mulaku Atoll) è nell’Oceano Indiano a sud dello Stato insulare delle Maldive. Comprende trentatré isole. Soltanto nove sono abitate e due ospitano villaggi turistici. Le rimanenti piccole isole selvagge sono incontaminate. L’Atollo di Meemu (Maldive) è raggiungibile in circa 40 minuti su idrovolante dal porto della città di Malè. E’ la capitale della Repubblica delle Maldive.
Mulakatolhu (Maldive): relax e immersioni subacquee
Indubbiamente l’Atollo di Meemu è la destinazione perfetta per rilassarsi ammirando una laguna fantastica. E, in particolare, per praticare immersioni subacquee tutto l’anno nelle barriere coralline. Sono adatte a sub di ogni livello di abilità. In aggiunta, l’Atollo di Meemu è tra i pochi privi di rischiose forti correnti marine nelle Isole Maldive meridionali. A dire il vero, cela una grande varietà di forme di vita sottomarina. A partire dalle formazioni integre di colorati coralli molli e duri. La loro posizione è a una profondità dai 5 ai 35 metri.
I siti per immersione subacquea dell’Atollo di Meemu (Maldive) sono almeno 25. Si raggiungono a bordo di dhoni, la tipica imbarcazione locale. La visibilità fino a 30 metri di profondità consente di esplorare la barriera corallina. Le specie di pesci e di crostacei sono davvero numerose. Si possono osservare ovunque nelle limpide acque azzurre calde dai fondali sabbiosi. Innanzitutto attorno a pinnacoli e isolette sommerse (thila). Poi tra grotte e pareti di scogliere. Anche negli strapiombi delle barriere coralline nella laguna. E pure nei canali di separazione dagli atolli attorno al l’Atollo di Meemu (Maldive). Oltre ad aragoste e murene negli anfratti, si incontrano in particolare mante, razze, mobule (diavoli di mare) e squali grigi. Ma anche pesci napoleone, delfini, tonni e tartarughe marine.
I grandi pesci pelagici (mante, tonni, squali) sono attirati dal plancton abbondante. Dalle acque interne all’atollo, esso scorre in mare aperto attraverso i canali profondi. Pertanto, questi sono adatti ad immersioni in corrente. In realtà, i subacquei più esperti frequentano anche le barriere coralline nelle acque interne dell’atollo. Infatti, sono poste a maggiori profondità.