Canyon di Marafa (Kenya), Marafa, Kilifi: bizzarra depressione naturale di pietra arenaria
Il Canyon di Marafa (Hell’s Kitchen o Nyari) è nel sud del Kenya. Si trova tra gli alberi di baobab presso il villaggio di Marafa. E’ nella contea di Kilifi. Dista 38 km verso nord-ovest della città di Malindi e 62 km dal villaggio di Watamu sull’Oceano Indiano.
Per spiegare: il Canyon di Marafa è una bizzarra depressione naturale di pietra arenaria in Kenya. Sembra proprio surreale. In origine era una maestosa scarpata di arenaria. Poi fu scavata dall’erosione e scolpita dalla forza del vento, della pioggia e delle inondazioni. Così diventò una serie di gole frastagliate con burroni, guglie e pinnacoli a forma di camini di pietra alti decine di metri.
Lo spettacolo geologico è unico. Infatti, gli strati di pietra arenaria sono sfumati dal bianco all’arancio fino al ruggine, al cremisi e al mattone. Pertanto rendono il canyon particolarmente suggestivo. E’ davvero fantastico osservare che assume tonalità mutevoli a seconda dell’inclinazione dei raggi solari che lo colpiscono. In particolare, godendone la veduta panoramica dall’alto alla luce del tramonto. In questa occasione, il canyon sembra incendiarsi e unirsi al cielo infiammato.
Leggende
Indubbiamente il Canyon di Marafa è una tappa imperdibile per i visitatori delle coste del Kenya. Il canyon è visitabile passeggiando all’interno. In questo modo, si ammirano da vicino le diverse conformazioni rocciose. In due leggende locali, il Canyon di Marafa è soprannominato in Kenya sia ‘La Cucina del diavolo‘ (Hell’s Kitchen) per le infernali temperature infuocate che raggiunte dal sito, sia ‘Il Posto che si rompe da solo‘ (Nyari) per l’aspetto frammentato delle rocce.
Si tramanda che un tempo in Kenya esistesse una città al posto dell’odierno Canyon di Marafa. Quei cittadini ebbero una visione che preannunciava un imminente miracolo. Per questo motivo, era necessario spostare quell’insediamento urbano. Allora la comunità si allontanò dalla città eccetto una vecchietta che si rifiutò di andarsene. La città abbandonata scomparve. Al suo posto rimase la Depressione di Marafa. Ma la vecchietta continuò imperterrita a cucinare. Infatti, in alcune serate dalla gola si sprigiona profumo di riso in cottura.
Un’altra narrazione tradizionale riguarda la famiglia di un ricco allevatore che viveva sulle fertili alture del villaggio di Marafa nel XVII secolo. Essi sprecavano molto latte munto dalle loro mucche. Lo utilizzavano al posto dell’acqua anche per lavare se stessi ed i panni. Nel frattempo, numerose famiglie vivevano in povertà nei dintorni. Così gli dei si inquietarono e lanciarono delle maledizioni contro la ricca famiglia dell’allevatore. Con un gesto collerico gli dei fecero sprofondare l’abitazione della famiglia sprecona finché fu inghiottita tra le fiamme attorno al diavolo nel cuore del pianeta. Al posto della loro fattoria in Kenya rimase il Canyon di Marafa con le rocce colorate in bianco (latte), giallo (case) e rosso (sangue).